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La fauna

La fauna che popola l’Area Marina Protetta è straordinaria per la sua varietà: la natura stupisce di continuo in acqua, in terra e in aria.

Zona di protezione speciale, ai sensi della Direttiva Comunitaria 79/409, sulla tutela dell’avifauna, ospita importanti contingenti nidificanti di Marangone dal Ciuffo (Phalacrocorax aristotelis desmarestii) e soprattutto di Berta minore mediterranea (Puffinus yelkouan). In particolare, per quest’ultima specie, l’Area Marina rappresenta un sito d’importanza vitale per la riproduzione, ospitando il numero più elevato di coppie dell’intero areale.

Fra le specie legate al mare, che scelgono l’Area Marina per la nidificazione e l’allevamento dei piccoli, ricordiamo la Sterna (Sterna hirundo) e il Fraticello (Sterna albifrons), agili pescatori con le ali, che si tuffano fulminei per catturare piccoli pesci.

Accanto agli onnipresenti Gabbiani reali (Larus michahellis), troviamo il più raro Gabbiano corso (Larus audouinii), esclusivo del Mar Mediterraneo.

La piccola colonia che da alcuni anni nidifica sull’isola di Molara è temporaneamente protetta con un’ordinanza della Capitaneria, durante il periodo della cova e dell’allevamento dei piccoli.

Nel cielo dell’Area Marina è possibile anche osservare un rapace maestoso, l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), che nidifica sulla cima di Tavolara, l’unica piccola isola del Mediterraneo a ospitare questa specie. Sono presenti anche alcune coppie di Falco Pellegrino (Falco peregrinus) e si spera possa tornare a nidificare il Falco pescatore (Pandion haliaetus), che costruiva il nido proprio sulla Punta del Papa.

Sulle isolette può accadere di osservare piccoli aironi candidi, Garzette (Egretta garzetta) e Aironi guardabuoi (Bubulcus ibis), in equilibrio con le lunghe zampe sugli olivastri piegati dal maestrale.

Sono specie che, più o meno recentemente, hanno conquistato nuove aree di nidificazione, con piccole e curiose colonie affollate con vista mare.

Sono abbondanti anche le specie legate alla macchia, piccole ed elusive presenze lungo la costa e sulle isole.

Sott’acqua, la diversità e i colori della fauna marina affascinano chiunque indossi la maschera e osservi la vita dei fondali, soprattutto i pesci, che da parecchi anni non erano così confidenti e numerosi. L'aumento della densità di alcune specie target e delle loro dimensioni, noto come “effetto riserva”, è stato valutato con un piano di monitoraggio apposito.

I dati raccolti hanno confermato che all’interno delle zone A dell’Area Marina Protetta in cui è in vigore una tutela integrale, gli individui delle specie target, oggetto del campionamento, sono in numero maggiore e con dimensioni superiori a quelli rinvenibili all’esterno delle zone A e dell’Area Marina.

Anche i Mammiferi marini e i grandi pesci cartilaginei vengono avvistati frequentemente nelle acque dell’Area Marina.

Così, accanto ai Tursiopi (Tursiops truncatus), delfini costieri che si lasciano osservare molto di frequente, sono stati avvistati Grampi (Grampus griseus) e Capodogli (Physeter catodon) e gli innocui Squali elefante (Cetorhinus maximus), dal nuoto pigro e sinuoso.

Anche fra gli Invertebrati sono numerose le specie protette dalle convenzioni e dalle direttive internazionali.

Ricordiamo la spugna Aplysina aerophoba, che indica con la sua presenza un’elevata qualità ambientale, la Nacchera (Pinna nobilis) e la Patella ferruginea, molluschi di dimensioni relativamente cospicue, specie che rischiano di scomparire per la raccolta indiscriminata. Oppure Ophidiaster ophidianus, stella di mare che ha in questa zona il limite Nord del suo areale di distribuzione. Anche la Cicala (Scyllarides latus), protetta dal Decreto Regionale 17/V del 24/05/06 della Regione Autonoma della Sardegna, è presente all’interno dell’Area Marina con popolazioni abbondanti.

Vista la ricchezza che raggiungono le diverse forme di vita presenti in quest’area , vale la pena ricordare che, all’interno dell’Area Marina Protetta è vietato prelevare qualsiasi essere vivente, vegetale e animale, in acqua o sulla terraferma. Regola di comportamento che dovrebbe accompagnarci sempre e non conoscere deroghe. 

 

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La Nuova Sardegna. Articolo del  30 aprile 2013. Clicca qui per...

 

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