Avifauna

L’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo è un sito di particolare importanza per la tutela degli uccelli marini.

La presenza di numerose isole, con differenti morfologie, offre, durante la stagione riproduttiva, un rifugio sicuro a numerose specie, alcune di notevole interesse per la conservazione.
Il progetto “Avifauna Marina” è mirato a tre di queste: il Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis desmarestii), la Berta minore (Puffinus yelkouan) e il Gabbiano corso (Larus audouinii).
Per il Marangone dal ciuffo, appartenente ad una sottospecie mediterranea, che inizia la sua nidificazione già nel mese di Dicembre, vengono effettuati, tutti gli anni, i conteggi completi dei nidi presenti sulle piccole isole dell’Area Marina. Nel 2006 è iniziata anche una campagna di inanellamento dei pulcini, che vengono muniti di un anello in metallo e di uno in plastica, con un codice di lettere e numeri, che consente di identificare in modo univoco i singoli animali. I successivi riavvistamenti degli animali, con la lettura dell’anello, permettono di ricostruire la storia degli esemplari, i loro spostamenti e, negli anni, potranno dare indicazioni sulla fedeltà alla colonia di origine e al sito riproduttivo.
Il Gabbiano corso, un’altra delle specie seguite nell’ambito di questo progetto, è una specie esclusiva del Mediterraneo. In passato, questo laride, ha subito una notevole contrazione numerica, mentre attualmente il suo stato di conservazione desta minori preoccupazioni. La popolazione nidificante, è però concentrata in due grandi colonie nel Sud della Spagna; risulta quindi molto importante proteggere le piccole colonie presenti nel Mediterraneo centrale, che potrebbero rivelarsi fondamentali per la tutela della specie, se nelle in Spagna intervenissero fattori di minaccia o di disturbo. Per tutelare la nidificazione di questo raro ed elegante gabbiano, l’Area Marina ha concordato con la Capitaneria di Porto di Olbia l’emissione di un’ordinanza temporanea, che vieta il transito delle imbarcazioni e la balneazione nelle acque antistanti la colonia di Molara. Il divieto vige solo durante le fasi delicate della cova e dell’allevamento dei piccoli, fra la metà di Maggio e la prima quindicina di Luglio, quando gli animali sono particolarmente sensibili al disturbo.
L’ultima specie interessata al progetto, la Berta minore mediterranea, è quella per cui l’arcipelago di Tavolara riveste un’importanza fondamentale. Questa specie vive in mare aperto, avvicinandosi alla terraferma solo per la nidificazione. Conosciuta fin dall’antichità per i richiami sonori che emette durante le notti senza luna, al rientro nel nido, appare la specie più fragile. Infatti, sulle isole di Tavolara e Molara, che ospitano la più ampia popolazione al mondo di questa specie, è notevole la predazione delle uova da parte dei ratti, introdotti dall’uomo, capaci di azzerare il successo riproduttivo della specie, predando le uova e i pulcini nelle prime fasi dello sviluppo. Per fronteggiare questa criticità, emersa con chiarezza durante questo progetto di monitoraggio, l’Ente Gestore sta pianificando un intervento di contenimento di questi fattori di predazione